LETTERA APERTA DELL’ALLIANCE FRANCAISE DI TARANTO IN MERITO ALLA VENDITA DELL’ISOLA DI SAN PAOLO
Ha suscitato una forte reazione la notizia della dismissione dell’Isola di San Paolo e della sua probabile vendita con gara pubblica: un duro colpo anche per l’Alliance Française di Taranto che al “Forte Laclos” e a Choderlos de Laclos ha riservato tanta attenzione e tanti progetti nutriva per il futuro.
L’esempio del Castello Aragonese, che, grazie all’Ammiraglio Ricci e alla Marina Militare, è diventato il sito più visitato della Puglia dopo Castel del Monte, faceva sperare che si potesse fare altrettanto per l’isola di San Paolo.
Ora, al di là di ogni polemica, il nostro appello accorato è quello di salvare “la bella, aspra e rocciosa isola di San Paolo, ricca di testimonianze e di storia della natura e degli uomini, dalla eventuale lottizzazione […] e utilizzazione non equilibrata che porterebbe alla città vantaggi scarsi ed effimeri e peggiorerebbe ulteriormente la già allarmante situazione ambientale della città di Taranto”.
Il “Forte Laclos” è una struttura che Napoleone Bonaparte fece edificare sull’Isola di San Paolo verso la fine del XVIII secolo. Dall’estensione di circa 6.000 metri quadri, essa doveva avere un ruolo determinante per la difesa di Taranto, quando l’Imperatore decise di farne il suo avamposto nel Mar Mediterraneo. La conduzione venne affidata al Generale d’Artiglieria Pierre Choderlos de Laclos, il quale, purtroppo, nel 1803, a Taranto trovò la morte, solo dopo pochi mesi dal suo arrivo. Il forte, attualmente in disuso, oltre a costituire un mirabile esempio di architettura militare del passato, è di importanza rilevante soprattutto da un punto di vista paleontologico: è rivestito, infatti, di blocchi di calcare proveniente dalle vicine Murge, nei quali è possibile osservare i resti fossili di un organismo bivalve che viveva circa 100 milioni di anni fa, e dei quali si è persa ogni traccia. Ciò potrebbe rendere tutta l’Isola di San Paolo un’area naturale protetta.
In occasione del bicentenario della morte di Choderlos de Laclos, nel 2003, l’Alliance Française di Bari, di concerto con l’Università di Bari e La Sorbonne di Parigi, organizzò un Seminario tutto incentrato sull’autore delle “Liaisons dangereuses”, romanzo epistolare che è stato tradotto in moltissime lingue e che ha dato spunto a film di grande successo.
Uomo eclettico, Laclos fu anche uomo molto sfortunato, come si evince dalle numerose lettere scritte da Taranto alla sua amata sposa, in Francia. I testi di queste lettere, pervenutici grazie ad un suo nipote, sono custoditi nella Biblioteca “Acclavio” di Taranto e di esse, presto, sarà pubblicata la traduzione italiana.
L’Alliance Française ha offerto recentemente la propria collaborazione ad una associazione che sta promuovendo un itinerario letterario dedicato al grande scrittore francese, nella speranza di dare all’Isola la stessa funzione che per i Francesi ha l’Isola d’If, in cui Francesco 1°, nel XVI sec., valutandone l’importanza strategica, fece sorgere una fortezza che diventò poi una prigione resa immortale da Alessandro Dumas nel suo “Conte di Monte Cristo”: lo Château d’If si visita oggi grazie ad una linea regolare di battelli e accoglie ogni anno più di 90.000 visitatori.
Come ALLIANCE FRANCAISE vogliamo difendere questa pagina di storia da eventuali speculazioni e invitiamo uomini di cultura ed associazioni a costituire un vasto movimento avente come capofila l’Alliance française e la Cooperativa culturale “Punto Zero” per avanzare una proposta per il restauro conservativo del Forte Laclos in San Paolo e il suo riuso.
Noi ipotizziamo la realizzazione di un parco tematico su Laclos e la destinazione del sito in spazio espositivo per reperti di Arte Antica insieme ad oggetti moderni, collegando la civiltà del passato con quella attuale per il futuro della nostra cultura e la nostra economia.
Presidente onorario AfTaranto: Giuseppe Albenzio